Le festività natalizie sono notoriamente associate a cambiamenti nelle abitudini alimentari (eccesso di carboidrati, grassi e alcool) e nella routine quotidiana (riduzione dell’attività fisica e alterazione del sonno), fattori che contribuiscono significativamente al peggioramento del controllo glicemico (come evidenziato da studi sui sistemi di monitoraggio continuo della glicemia – CGM) e all’aumento di peso nei soggetti con Diabete Mellito (DM).
È scientificamente dimostrato che i livelli di glucosio e di emoglobina glicata (HbA1c) tendono ad aumentare durante i mesi più freddi, con picchi più evidenti dopo periodi di festa come Natale e Pasqua. Le sfide principali includono:
- Elevato carico glicemico: piatti della tradizione ricchi di zuccheri raffinati, amidi e grassi.
- Alterazione degli orari dei pasti: pasti posticipati o prolungati che complicano la somministrazione dell’insulina o degli ipoglicemizzanti orali.
- Riduzione dell’attività fisica: minore aderenza alla routine di esercizio fisico.
STRATEGIE NUTRIZIONALI E COMPORTAMENTALI: IL DECALOGO DELLE FESTE
Per affrontare al meglio il periodo natalizio sono fondamentali la pianificazione e la moderazione, dunque:
- Non saltare i pasti: Saltare colazione o spuntini (il cosiddetto “digiuno preventivo”) porta ad un’eccessiva fame che sfocia in abbuffate e picchi glicemici più intensi. È cruciale mantenere gli orari abituali dei pasti o, in caso di ritardo, fare un piccolo spuntino sano.
- Priorità alle fibre: Iniziare il pasto con verdure a foglia verde o non amidacee. Le fibre promuovono la sazietà e, agendo come barriera fisica, rallentano l’assorbimento di zuccheri e grassi, mitigando il picco glicemico post-prandiale.
- Moderazione e Qualità: Adottare il principio dell’assaggiare ma non esagerare. Concentrarsi sulla riduzione delle porzioni totali, in particolare dolci e carboidrati raffinati (es. pane, patate, riso non integrale etc.).
- Bevande: Limitare drasticamente l’assunzione di alcolici e bevande zuccherate/gassate, preferendo l’acqua per una corretta idratazione, utile anche per la diuresi.
L’alleato principale per affrontare al meglio le festività natalizie però sarà il “movimento”; dunque, l’attività fisica costante, anche leggera, aiuterà ad attutire i colpi inferti da lunghi pranzi e cene. Una attività fisica fondamentale sarà quella post-prandiale; una passeggiata leggera (20-30 minuti) dopo un pasto abbondate e lungo è una strategia efficace e scientificamente supportata per attenuare l’escursione glicemica, aumentando la sensibilità all’insulina.
PREVEZIONE DIAGNOSTICA E SCREENING POST-FESTIVITA’
Il periodo festivo, caratterizzato da eccessi calorici, sedentarietà e stress, non è solo una sfida per i pazienti diabetici, ma anche un momento in cui i soggetti a rischio (prediabete, familiarità, obesità viscerale) possono sviluppare o peggiorare una disfunzione metabolica non ancora diagnosticata.
È cruciale, dunque, sensibilizzare la popolazione a rischio (soggetti con indice di massa corporea BMI≥25, età >45 anni, storia familiare di diabete, ipertensione, o sindrome dell’ovaio policistico) sull’impatto degli eccessi delle feste. Tali soggetti, dovrebbero essere informati sui segnali d’allarme di una possibile iperglicemia (es. poliuria, polidipsia, astenia – ADA Standards of Care).
Dato che il consumo calorico e la ridotta attività fisica in questo periodo possono esacerbare la resistenza insulinica, è scientificamente raccomandato un controllo metabolico prima e dopo la conclusione delle festività (generalmente a inizio dicembre e fine gennaio). I valori più importanti da attenzionare sono la Glicemia a digiuno, quella Post-prandiale, l’insulinemia e l’emoglobina glicata (HbA1c) oltre ad altri valori che possono evidenziare una co-morbilità (es. esame urine, microalbuminuria, azotemia, creatinina etc.).
Se i valori di Glicemia e HbA1c indicano un pre-diabete o un diabete di nuova insorgenza, il periodo immediatamente successivo alle feste è il momento ottimale per un intervento intensivo sullo stile di vita (dieta ed esercizio fisico), efficace nel ritardare o prevenire la progressione al diabete conclamato.
La gestione efficace dei picchi glicemici e del diabete durante le feste natalizie richiede, dunque, un approccio multidisciplinare che integri consapevolezza alimentare e attività fisica costante. Con la giusta pianificazione e attenzione, è possibile bilanciare il piacere delle tradizioni con il mantenimento di un controllo metabolico ottimale, migliorando la propria salute senza rinunciare al piacere della socializzazione.
Dr. Costantino Giordano
Biologo cellulare e molecolare
Dr.ssa Giulia Giordano
Biologa nutrizionista
Fonti
Associazione Medici Diabetologi (AMD): Consigli (non tanto banali) per delle buone feste… (Linee guida comportamentali incentrate su orari e sonno). https://fennellcompetition.com/en-us/lorenzo-della-fonte/ (es. aemmedi.it/consigli-non-tanto-banali-per-delle-buone-feste/)
Società Italiana di Diabetologia (SID)/Diabete.net: Diabete e Natale: i consigli per i pranzi delle Feste (Focus sui 10 consigli alimentari, porzioni, verdure e monitoraggio). https://www.diabete.net/ (es. diabete.net/diabete-e-natale-i-consigli-per-i-pranzi-delle-feste/in-evidenza/43283/)
Center for Disease Control and Prevention (CDC) – Linee Guida (Riferimento indiretto citato in fonti italiane): Rapporti e Raccomandazioni sulla gestione del diabete durante le festività. (Focus su orari, cibi sani e attività fisica). [Riferimento incrociato come citato nelle fonti AMD/SID]
Studi sul Monitoraggio Glicemico Continuo (CGM): (Per un articolo scientifico formale, sarebbe utile citare uno studio specifico che dimostri l’impatto negativo delle festività sui dati CGM, ad esempio: “Seasonal variations in glycemic control in patients with Type 1 Diabetes assessed by Continuous Glucose Monitoring” – da ricercare in database come PubMed/Google Scholar per una citazione precisa).
American Diabetes Association (ADA). Standards of Medical Care in Diabetes – 2024. (O l’ultima edizione citabile). https://diabetesjournals.org/care/issue/47/Supplement_1. Focus: Criteri di screening per la popolazione a rischio, obiettivi del Time in Range (TIR), e gestione del rischio cardiovascolare.
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Criteri per la diagnosi del Diabete Mellito. (Riferimento alle linee guida diagnostiche). Focus: Definizione dei valori soglia per la diagnosi di prediabete e diabete (FPG e HbA1c).
Studi sulla Variabilità Glicemica (GV). Titolo di uno studio o review che correla la variabilità glicemica (soprattutto post-prandiale) con il rischio di complicanze cardiovascolari. (Cercare in PubMed/Google Scholar: es. Glycemic variability and cardiovascular risk). Focus: Rischio associato ai picchi glicemici festivi.
Studi sull’Efficacia del Conteggio dei Carboidrati (CHO Counting). Review sistematica o metanalisi sull’impatto clinico e flessibilità della metodica del CHO Counting nel diabete di tipo 1. (Cercare in PubMed/Google Scholar: es. Carbohydrate counting efficacy in type 1 diabetes). Focus: Supporto all’adeguamento terapeutico insulinico.
