Il papillomavirus umano (HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus) è un virus con genoma a DNA che parassita le cellule dell’epidermide e delle mucose. I ceppi di papillomavirus umano, oltre un centinaio in totale, possono venire suddivisi, sulla base delle possibili conseguenze cliniche dell’infezione, in HPV a basso rischio, i quali attaccano la cute non provocando ulteriori danni (ad esempio i ceppi 6, 11, 84, 90,) e HPV ad alto rischio, i quali attaccano le mucose (ad esempio i ceppi 16, 18, 31, 33, 39, 45, 59, 68, 73) e possono causare tumori benigni, come il condiloma genitale, o maligni, come il carcinoma al collo dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago, alla laringe.
Per quanto riguarda gli HPV ad alto rischio, i Genotipi 16 e 18 sono quelli più frequenti e quelli maggiormente implicati nel carcinoma cervicale, essendo responsabili rispettivamente di circa il 60 e il 10 % di tutti i tumori cervicali. Altri tipi ad alto rischio sono associati a tumori cervicali, ma con minore frequenza, mentre gli HPV a basso rischio (quelli cioè non legati a forme tumorali gravi) possono comunque provocare condilomi anogenitali in entrambi i sessi.
Questo esame, insieme al PAP-TEST, è ad oggi, l’esame di riferimento per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero. Attraverso tecniche di Biologia Molecolare (Estrazione da tamponi e-swab e amplificazione con genotipizzazione tramite Real Time PCR) è possibile verificare la presenza del Virus HPV. Il test, estremamente specifico, consente di identificare in modo ottimale anche la presenza di co-infezioni evitando la mancata rilevazione di genotipi ad alto rischio presenti con cariche virali particolarmente basse.
Il test consente di individuare genotipi ad alto rischio HPV (16, 18, 31, 33, 39, 45, 59, 68, 73) e a basso rischio (genotipo 6, 11, 84, 90) mentre dei restanti 18 genotipi (tutti a basso rischio e clinicamente non rilevanti) viene identificata la sola presenza.
L’American Cancer Society (ACS) e l’American College Obstetricians & Gynecologist hanno recentemente rivisto le linee guida per lo screening cervicale, includendo, per le donne di età superiore ai 30 anni, la combinazione HPV TEST più pap test come un’alternativa al solo pap test.
L’HPV TEST è in grado di ridurre drasticamente i falsi negativi del solo pap test che sono fino al 10%. La combinazione del pap test classico con l’HPV TEST individua la quasi totalità (98%) delle lesioni precancerose e dei tumori del collo dell’utero.
Chi risulta negativo alla combinazione pap test più HPV TEST, ha una probabilità inferiore all’1% di sviluppare una lesione tumorale o pre-tumorale. In presenza di esame combinato pap test più HPV test negativo, lo screening per il tumore del collo dell’utero può essere spostato ad un intervallo di 2-3 anni.